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Legni e muschi

“Le note legnose sono affidabili e arrendevoli, una sorta di jolly nella palette di un profumiere esperto: forniscono la base di una composizione e rinforzano gli altri elementi a seconda del loro profilo olfattivo. Poche preziose note legnose possono costituire la nota di testa o di cuore di una fragranza, nello specifico il palissandro o legno di rosa.

Il profilo odoroso dei legni spazia ampiamente attraverso le differenti specie di alberi. Alcuni hanno un sentore di catrame e fenolico, come il legno di guaiaco. Altri risultano austeri e ricordano l’odore di un astuccio di matite nuove; basti pensare al legno di cedro. Altri ancora sono cremosi, lattei, insinuanti e profondamente delicati, come il sandalo. Vi sono poi note legnose talmente particolari da caratterizzare l’intera composizione: il Legno di Agar/Oud, più propriamente il sottoprodotto derivante dall’albero di Aquilaria per reazione all’attacco di una muffa, è così ricco e complesso da includere sentori di frutta secca, di legno, di muffa e persino di canfora. Oppure pensiamo a quanto il pino o l’abete siano in grado di richiamare alla nostra mente precise stagioni dell’anno, per associazione.

Anche se alcune note legnose vengono prodotte con metodi naturali, quali la macerazione e la distillazione di trucioli ricavati dal legno, moltissime altre note – comprese alcune di quelle che potrebbero essere ricavate dall’utilizzo della materia prima naturale – vengono ricreate mediante sintesi in laboratorio. Le ragioni di tale scelta includono la maggiore sostenibilità, produttività e sicurezza.

Vetiver e patchouli rappresentano interessanti eccezioni all’interno del gruppo delle note legnose: il vetiver è in realtà un’erba con un intricato sistema di radici e il patchouli non è altro che la foglia di un arbusto orientale, ma il loro profilo olfattivo legnoso ne rende giustificata l’inclusione in questa categoria. Le note legnose sono par excellence il regno delle fragranze maschili grazie soprattutto alla potente associazione con gli alberi e non tanto per il loro profumo, sebbene la loro duttilità le renda un componente essenziale anche nelle fragranze femminili e unisex. Di fatto sono poche le fragranze che non possono vantare la presenza di almeno una nota legnosa nella propria composizione.

I muschi costituiscono un sottogruppo, consistendo in organismi licheni parassiti che crescono sugli alberi come il muschio di quercia (Evernia prunastri) e il muschio d’albero (Evernia furfuracea). Il loro profilo olfattivo è insostituibile, anche se l’industria dei profumi compie enormi sforzi per produrre molecole-replica ora che queste materie ricadono nelle limitazioni dell’Associazione Internazionale delle Fragranze (IFRA).

I muschi hanno un sentore amaro simile all’inchiostro, inquietante e tenebroso, oscuro e verde, che sembra replicare il sottobosco in autunno. Per tale ragione essi sono notoriamente usati come ossatura delle famiglie olfattive chypre e fougère; il legno di quercia costituisce infatti uno degli elementi della triade di accordi che forma lo scheletro di queste due categorie. Le note legnose sono solide, meditative, introspettive e oscuramente sensuali, caratterizzando fortemente le fragranze rétro.”

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